In arrivo il “Bonus Trasporti” fino a 60 euro. Assoutenti: servono misure strutturali
Da settembre sarà possibile richiedere il “Bonus Trasporti”, utilizzabile per l’acquisto di abbonamenti annuali o mensili relativi ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale, ovvero per i servizi di trasporto ferroviario nazionale
Al via da settembre il “Bonus Trasporti“ fino a 60 euro per abbonamenti annuali o mensili Tpl. La misura è stata presentata questa mattina dal ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando e dal ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini. La dotazione finanziaria prevista è pari a 79 milioni di euro (Fondo istituito presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali).
“Dal prossimo mese di settembre sarà possibile, per gli utenti del trasporto pubblico, richiedere un bonus per la mobilità – dichiara il ministro Orlando -. Si tratta di un sostegno concreto per studenti, lavoratori, pensionati e per tutti quei cittadini che utilizzano il trasporto pubblico, su gomma e su ferro, che proveremo a rendere strutturale anche per il prossimo anno”.
✅Da settembre #BonusTrasporti: fino a 60€ per abbonamenti annuali o mensili Tpl.
Presentato oggi da ministri @AndreaOrlandosp e #EnricoGiovannini in conferenza stampa congiunta.Più dettagli su▶️https://t.co/cAEKPyaXsC@mims_gov pic.twitter.com/HUcPa7pZYU
— Ministero Lavoro (@MinLavoro) July 28, 2022
In cosa consiste il “Bonus Trasporti”
Il buono previsto dal Decreto è utilizzabile per l’acquisto di abbonamenti annuali o mensili relativi ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale, ovvero per i servizi di trasporto ferroviario nazionale.
Il buono può arrivare fino al 100% della spesa da sostenere ed è riconosciuto, in ogni caso, nel limite massimo di valore pari a 60 euro per ciascun beneficiario, per l’acquisto eseguito entro il 31 dicembre 2022 di un solo abbonamento, annuale, mensile o relativo a più mensilità (restano esclusi i servizi di prima classe, executive, business, club executive, salotto, premium, working area e business salottino).
Come accedere al bonus per la mobilità
Potranno ottenere il Bonus trasporti le persone fisiche che nell’anno 2021 hanno conseguito un reddito complessivo non superiore a 35mila euro. Basterà accedere al portale www.bonustrasporti.lavoro.gov.it del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, tramite SPID o CIE, fornendo le necessarie dichiarazioni sostitutive di autocertificazione e indicando l’importo del buono richiesto a fronte della spesa prevista, nonché il gestore del servizio di trasporto pubblico. Il portale sarà disponibile nelle prossime settimane.
Il buono emesso, spendibile presso un solo gestore dei servizi di trasporto pubblico, dovrà essere utilizzato entro il mese di emissione, presentandolo alle biglietterie del gestore del servizio di trasporto pubblico selezionato, che dovrà accedere al portale per verificarne la validità. In caso positivo verrà subito rilasciato l’abbonamento richiesto e il gestore registrerà sul portale l’utilizzo del buono, indicando l’importo effettivamente fruito dal beneficiario.
“Bonus Trasporti”, Assoutenti: la misura è spot elettorale
Per Assoutenti si tratta di “Una misura elettorale che non risolve il problema delle enormi spese a carico dei cittadini sul fronte dei trasporti”.
“Siamo favorevoli a forme di aiuto per i cittadini volte ad affrontare la spesa legata ai trasporti pubblici, ma decisamente contrari a bonus a pioggia che non risolvono i problemi e appaiono più come “spot” in vista delle imminenti elezioni – spiega il presidente Furio Truzzi – Su Tpl e traporto ferroviario servono altre misure e di tipo strutturale, partendo da una riduzione delle tariffe a carico degli utenti, un miglioramento e potenziamento del servizio e una deducibilità totale del costo degli abbonamenti, in modo da portare e benefici sul lungo termine e per una estesa platea di cittadini”.
“Il bonus rischia poi di trasformarsi nel solito “click day” all’italiana, dove solo i più veloci riusciranno ad accaparrarsi i 60 euro, lasciando a bocca asciutta una vasta fetta di aventi diritto, senza considerare i problemi tecnici che tale procedura comporta, con i sistemi informatici che vanno puntualmente in tilt nel giorno in cui partono le prenotazioni”, conclude Truzzi .