
Mascherine chirurgiche a scuola, Legambiente: decisione “senza senso”
A scuola gli alunni dovranno indossare le mascherine chirurgiche monouso. Legambiente chiede di favorire l’uso di mascherine riutilizzabili certificate, per ridurre il quantitativo di usa e getta che circola nel Paese
A scuola gli alunni dovranno indossare le mascherine chirurgiche usa e getta. Il commissario Domenico Arcuri ha confermato che ne saranno consegnate ogni giorno gratis alle scuole 11 milioni per gli studenti; solo se dovessero mancare, si potrà ricorrere all’uso di quelle di comunità.
Legambiente: favorire l’uso di mascherine riutilizzabili a scuola
Una scelta giudicata da Legambiente “senza alcun senso”.
“Auspichiamo che venga predisposta una fornitura adeguata di mascherine riutilizzabili certificate, equivalenti a quelle chirurgiche monouso, per gli studenti – dichiara Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente – sollecitandoli e invogliandoli a utilizzare le lavabili per ridurre il quantitativo di usa e getta che circola nel Paese, e garantendo comunque la tutela della salute”.

Secondo Zampetti “per far questo sarà fondamentale porre grande attenzione anche all’insegnamento e alla diffusione di modalità di comportamento corrette, a partire dalle modalità di utilizzo e lavaggio delle mascherine, seguendo le indicazioni dell’ente certificatore e del produttore. Inoltre, chiediamo di privilegiare le produzioni nazionali e di qualità per dare un giusto riconoscimento alle aziende italiane che hanno riconvertito alcune loro linee produttive”.
“La riapertura delle scuole – conclude – è il più grande cantiere civico che il nostro paese si trova ad affrontare e la prevenzione la faranno gli strumenti, ma anche la consapevolezza dei giusti comportamenti da assumere per garantire la prevenzione dal virus”.

Scrive per noi

- Mi sono laureata in Scienze Internazionali con una tesi sulle politiche del lavoro e la questione sindacale in Cina, a conclusione di un percorso di studi che ho scelto spinta dal mio forte interesse per i diritti umani e per le tematiche sociali. Mi sono avvicinata al mondo consumerista e della tutela del cittadino nel 2015 grazie al Servizio Civile. Ho avuto così modo di occuparmi di argomenti diversi, dall'ambiente alla cybersecurity e tutto ciò che riguarda i diritti del consumatore. Coltivo da anni la passione per i media e il giornalismo e mi piace tenermi sempre aggiornata sui nuovi mezzi di comunicazione. Una parte della mia vita, professionale e non, è dedicata al teatro e al cinema.
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