DIRITTI. Seconde generazioni, al via campagna informativa “18 anni…in Comune”
I bambini stranieri che nascono in Italia sono sempre di più: nel 2010 sono stati 78.000, il 13,9% del totale dei nuovi nati. Il tasso è in continua crescita ed è per questo che Anci, Save the Children e Rete G2 – Seconde Generazioni hanno lanciato "18 anni ….in Comune!". Si tratta di una campagna informativa indirizzata ai 15.000 ragazzi e ragazze tra i 17 e i 18 anni, nati in Italia e di origine straniera. La campagna vuole sollecitare il maggior numero di sindaci ad informare le seconde generazioni – cioè i minori nati in Italia da genitori stranieri – sulle modalità di acquisizione della cittadinanza al compimento della maggiore età.
Secondo la legge attuale questi ragazzi possono diventare italiani se, oltre a essere stati registrati all’anagrafe, hanno risieduto legalmente in Italia fino ai 18 anni, senza interruzioni. Per farlo occorre presentare una richiesta al Comune di residenza entro, e non oltre, il diciannovesimo anno di età. Ma la maggior parte di loro non lo sa e così rischia di perdere questo diritto.
Grazie a questa iniziativa verrà inviata una lettera ai ragazzi interessati ed è stata pubblicata sul sito dell’Anci, la guida "18 anni…in Comune!", con tutte le informazioni relative al significato della cittadinanza e alle modalità per acquisirla, rivolgendosi direttamente al loro Comune di residenza.
”L’acquisto della cittadinanza, e con essa della completa titolarità di diritti e doveri, costituisce un passaggio chiave nel percorso verso la piena integrazione – dichiara Graziano Delrio, Sindaco di Reggio Emilia e Presidente dell’Anci – Ciò vale in particolare per i ragazzi nati e cresciuti in Italia, nostri concittadini di fatto ma non di diritto. Per questo come ANCI abbiamo "sposato" con convinzione questa campagna informativa, sulla scia delle positive iniziative già avviate dal mio Comune e da diversi altri Comuni italiani”.
"Sono 572mila i minori di origine straniera nati nel nostro Paese e la loro integrazione non può più essere affrontata in una logica di emergenza. E’ indispensabile un intervento coordinato – normativo, educativo e sociale – per accompagnare stabilmente questo processo di integrazione, a partire dalle comunità locali, ed è per questo motivo particolarmente significativa l’adesione dell’Anci a questa campagna informativa – ha dichiarato Raffaela Milano, Direttore Programma Italia – Europa di Save the Children Italia – Con l’auspicio di poter avere al più presto una modifica delle norme sulla cittadinanza che faccia sentire cittadini italiani a tutti gli effetti i ragazzi e le ragazze che nascono e crescono nel nostro Paese, padroneggiando la stessa lingua e condividendo le passioni e le aspettative dei loro coetanei."

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