
Bambini in carcere, Cittadinanzattiva chiede tutela per i minori figli di mamme detenute
Bambini in carcere con le mamme, Cittadinanzattiva torna con un nuovo appello per chiedere l’accoglienza delle madri detenute con minori in case famiglia protette
“Previsione di misure straordinarie e in via definitiva accoglienza in case famiglia protette per garantire la tutela, la dignità e la sicurezza dei bambini presenti in carcere assieme alle mamme detenute”, è questa la richiesta che oggi Cittadinanzattiva avanza nuovamente, con una lettera appello al Ministro della Giustizia, al Ministro dell’Economia, al Presidente della Camera dei Deputati, della Commissione Giustizia e della Commissione Bilancio.

Bambini in carcere, l’appello di Cittadinanzattiva
La lettera, nel giro di poche ore, ha raccolto numerose e significative adesioni del mondo della società civile, della stampa, della cultura.
“Queste nostre proposte erano già state presentate con un emendamento al Decreto Giustizia e poi trasformate in un ordine del giorno, ossia un semplice atto di indirizzo rivolto al Governo – spiega Laura Liberto, coordinatrice nazionale di Giustizia per i diritti-Cittadinanzattiva. –
Nonostante nella fase emergenziale le presenze dei bambini in carcere si siano progressivamente ridotte, riteniamo tuttora necessario intervenire per soluzioni definitive che rimuovano tutti gli ostacoli di natura giuridica ed economica ad oggi presenti, ed impedire così che i bambini tornino a fare ingresso in carcere. Oggi, insieme a tutti i firmatari della lettera, chiediamo che queste proposte vengano recepite in occasione della conversione in legge dello stesso Decreto Giustizia (DL n.28/2020)”.
“È indispensabile un’assunzione concreta di responsabilità da parte delle Istituzioni, perché riteniamo che la tutela dei soggetti più fragili, in questo caso i bambini, debba prevalere su ogni altra ragione, interesse o equilibrio politico”, conclude Laura Liberto.
Scrive per noi

- Mi sono laureata in Scienze Internazionali con una tesi sulle politiche del lavoro e la questione sindacale in Cina, a conclusione di un percorso di studi che ho scelto spinta dal mio forte interesse per i diritti umani e per le tematiche sociali. Mi sono avvicinata al mondo consumerista e della tutela del cittadino nel 2015 grazie al Servizio Civile. Ho avuto così modo di occuparmi di argomenti diversi, dall'ambiente alla cybersecurity e tutto ciò che riguarda i diritti del consumatore. Coltivo da anni la passione per i media e il giornalismo e mi piace tenermi sempre aggiornata sui nuovi mezzi di comunicazione. Una parte della mia vita, professionale e non, è dedicata al teatro e al cinema.
Consumi2021.01.20Bonus bici e disservizi, Federconsumatori: potenziare i servizi digitali della PA
Servizi2021.01.20Bollo auto, proroghe e cashback. Tutte le novità per il 2021
Consumi2021.01.19Asili nido privati, Altroconsumo: metà delle strutture ha aumentato le tariffe
Telefonia2021.01.19Truffe su WhatsApp in aumento, i consigli della Polizia Postale per tutelarsi