Giallo, arancione e rosso: i colori delle Regioni chiuse per Covid
Le regioni chiuse per Covid hanno tre colori: giallo, arancione e rosso. Allerta massima e zona rossa per Calabria, Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta
Le regioni chiuse per Covid hanno tre colori: giallo, arancione e rosso. È la nuova mappa dell’Italia delineata ieri dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte che, in conferenza stampa, ha illustrato le misure del nuovo Dpcm e delle restrizioni in corso fino ai primi di dicembre.
Regioni chiuse per Covid ma con tre livelli di gravità e quindi tre livelli di provvedimenti, a partire da quelle che sono a rischio moderato (non c’è più il verde, perché la pandemia corre ovunque) a quelle che vanno in lockdown. L’entrata in vigore delle nuove restrizioni anti-Covid slitta a venerdì 6 novembre e le misure rimarranno valide fino al 3 dicembre. In area gialla va gran parte delle regioni. Finiscono in zona arancione Puglia e Sicilia. In area rossa vanno Calabria, Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta.
Giallo, arancione e rosso: i colori delle Regioni
Area gialla: Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Province di Trento e Bolzano, Sardegna, Toscana, Umbria, Veneto.
Area arancione: Puglia, Sicilia.
Area rossa: Calabria, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta.
Il nuovo Dpcm in vigore dal 6 novembre
«Se introducessimo misure uniche in tutta Italia produrremmo un duplice effetto negativo, da un lato di non adottare misure veramente adeguate ed efficaci dove c’è maggior rischio, dall’altro finiremmo per imporremo misure irragionevolmente restrittive per quelle aree del paese dove la situazione è meno grave», ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ieri sera in conferenza stampa.
«Le ordinanze del ministro della Salute non saranno arbitrarie o discrezionali perché recepiranno l’esito del monitoraggio periodico effettuato congiuntamente” con i “rappresentanti delle Regioni», ha sottolineato Conte.
L’autocertificazione per gli spostamenti sarà collegata ai divieti, quindi servirà nelle zone rosse quando si esce di casa. Ma divieto a parte, «c’è sempre la raccomandazione nelle aree gialle di non andare in altre abitazioni dove ci sono non conviventi».
Le misure più restrittive ci sono nelle regioni in zona rossa, che vanno in lockdown (con la differenza, rispetto a marzo, che rimangono aperte le scuole fino alla prima media). Qui è vietato ogni spostamento anche all’interno del proprio comune tranne che per motivi di lavoro, necessità e salute; chiusura di bar e ristoranti 7 giorni su 7 (questo anche nell’area arancione); chiusura dei negozi, fatta eccezione per alimentari, supermercati e beni di necessità; didattica a distanza anche per le scuole di seconda e terza media, rimangono aperte solo le classi dell’infanzia, le elementari e la prima media.