
Oggi il trentennale della Convezione Onu sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza. Le iniziative dell'Agia
In Italia compie trent’anni la Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza
Compie oggi trent’anni in Italia la Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, ratificata il 27 maggio 1991. L’Autorità garante per l’infanzia lancia la campagna “Liberi di crescere”
Compie trent’anni in Italia la Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (Convention on the Rights of the Child). La Convenzione è stata infatti approvata a New York dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989 e ratificata in Italia 30 anni fa, il 27 maggio 1991.
La Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza è il trattato sui diritti umani più ratificato al mondo, sottolinea l’Unicef Italia. Questo naturalmente non significa che il rispetto dei diritti dei bambini sia assicurato, tutt’altro. E questa mancanza è per molti aspetti resa più evidente anche dallo scoppio della pandemia.

La Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia in Italia
Dalla ratifica della Convenzione in Italia i minorenni non sono più considerati soggetti passivi di tutela ma titolari attivi dei propri diritti. Attori, non spettatori. È cambiato anche il diritto di famiglia italiano perché se prima si parlava di “patria potestà”, poi di “potestà genitoriale”, dopo la ratifica della Convenzione si parla di “responsabilità genitoriale”.
Nel 2011 l’Italia è si è dotata di un’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, che compirà dieci anni il prossimo 12 luglio. E che per il trentennale lancia la campagna “Liberi di crescere” con un appello a restituire libertà ai più piccoli assegnando agli adulti la responsabilità di accompagnarli.
Dal 1991, ricorda l’Agia, sono diversi gli interventi legislativi dedicati ai diritti di bambini e ragazzi. Fra gli ultimi ci sono stati la ratifica, nel 2013, della Convenzione del Consiglio d’Europa del 2007 per la protezione dei minorenni contro lo sfruttamento e l’abuso sessuale (Convenzione di Lanzarote); l’adozione della Legge n. 71 del 29 maggio 2017 sulla protezione dei minorenni attraverso la prevenzione e la lotta al cyberbullismo; la legge n. 47 del 7 aprile 2017 sulle misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati. Recente è anche l’introduzione, nel nostro sistema penale, del reato di costrizione o induzione al matrimonio, con la legge n. 69 del 19 luglio 2019 (“Codice rosso”).
L’Autorità garante per l’infanzia lancia la campagna Liberi di crescere
L’Autorità garante ha lanciato la campagna Liberi di crescere. C’è anche uno spot per il trentennale della ratifica italiana della Convezione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
Bisogna restituire libertà ai minori e gli adulti hanno la responsabilità di accompagnarli.
«È una responsabilità che impone a istituzioni, comunità e genitori di assicurare un futuro a bambini e ragazzi investiti dagli effetti della pandemia, attraverso la tutela dei loro diritti: quelli alla salute, al gioco, all’istruzione, alla socialità, alla sicurezza e alla partecipazione nelle scelte che li riguardano», dice l’Autorità garante Carla Garlatti.
«Mai come adesso, proprio perché sono stati tanto compressi, ci si siamo resi conto di quanto contino quei diritti che dal 1991 sono entrati a far parte dell’ordinamento giuridico italiano grazie alla ratifica della Convenzione di New York. Dopo di allora in Italia abbiamo iniziato a riconoscere i minorenni come persone titolari di diritti e avviare un percorso che ci ha portato a parlare di responsabilità genitoriale anziché di potestà genitoriale», prosegue Garlatti.

Le iniziative a tutela dei bambini
Anche il rispetto dei diritti dei bambini e degli adolescenti è stato messo sotto stress dalla pandemia. Dallo scoppio del coronavirus, voce ed esigenze dei più piccoli non sono stati presi in considerazione sotto molti aspetti. In occasione di questo trentennale, l’Autorità garante ha annunciato una serie di iniziative a tutela dei minori centrate proprio su questo particolare periodo.
«Il primo diritto è quello alla salute mentale: sono troppi i casi di autolesionismo e malessere registrati nei reparti ospedalieri – dice l’Autorità garante per l’infanzia – Si tratta di un fenomeno che richiede un’attenta analisi, per questo stiamo per avviare uno studio con l’Istituto superiore di sanità per capire quale sia stato il reale impatto dell’emergenza su bambini e ragazzi. Poi c’è il diritto all’istruzione, a proposito del quale l’Autorità ha appena insediato una commissione che svolgerà audizioni con esperti. L’obiettivo è quello di approfondire il tema della dispersione scolastica, perché si possano adottare contromisure. E sempre sul tema della scuola l’Autorità chiede di rafforzare l’educazione digitale, anche per arginare cyberbullismo e comportamenti scorretti in rete».

Scrive per noi

- Giornalista professionista. Direttrice di Help Consumatori. Romana. Sono arrivata a Help Consumatori nel 2006 e da allora mi occupo soprattutto di consumi e consumatori, società e ambiente, bambini e infanzia, salute e privacy. Mi appassionano soprattutto i diritti, il sociale e tutti quei temi che spesso finiscono a fondo pagina. Alla ricerca di una strada personale nel magico mondo del giornalismo ho collaborato come freelance con Reset DOC, La Nuova Ecologia, Il Riformista, IMGPress. Sono laureata con lode in Scienze della Comunicazione alla Sapienza con una tesi sul confronto di quattro quotidiani italiani durante la guerra del Kosovo e ho proseguito gli studi con un master su Immigrati e Rifugiati. Le cause perse sono il mio forte. Hobby: narrativa contemporanea, cinema, passeggiate al mare.
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