Iniziativa dei Cittadini Europei, l’11 maggio il webinar "EU Democracy in Action'"

Arriva quest’anno un kit di strumenti educativi per informare i cittadini e gli studenti nelle scuole sull’Ue sul processo democratico che sta alla base dell’ICE, l’Iniziativa dei Cittadini Europei. Questa “cassetta degli attrezzi” si chiama EU Democracy in Action” ed è stata sviluppata dalla Commissione europea per aiutare gli educatori a introdurre gli studenti ai concetti di base sulla partecipazione democratica nell’Unione Europea. Un webinar è previsto per giovedì 11 maggio alle 18.30 (Introducing the ‘EU Democracy in Action’ toolkit for schools).

L’ICE e giovani

Per diventare cittadini attivi, informa una nota, i giovani devono capire come funziona la democrazia e quali sono i loro diritti e doveri. L’obiettivo del toolkit è quello di spiegare agli studenti l’Iniziativa dei Cittadini Europei e di incoraggiarli ad assumere un ruolo attivo quali cittadini della Ue.

“Gli alunni impareranno come vengono fatte le leggi nell’UE, come queste leggi influenzano la loro vita quotidiana, e, cosa più importante, come l’iniziativa dei cittadini europei consente ai cittadini dell’UE di unirsi ad altri per plasmare la politica dell’UE su questioni che li interessano”.

 

 

Iniziativa dei Cittadini Europei, di cosa si tratta

L’Iniziativa dei Cittadini Europei è uno strumento che permette ai cittadini di far sentire la propria voce su una serie di questioni e politiche europee (diritti digitali e tutela dei consumatori, ad esempio). Con questo strumento si chiede in sostanza alla Commissione europea di proporre nuovi atti legislativi. Quando un’iniziativa raccoglie un milione di firme la Commissione decide quale azione intraprendere.

L’ICE si sviluppa in diverse tappe. Il gruppo organizzatore deve comprendere almeno 7 cittadini dell’UE residenti in 7 diversi paesi europei. Perchè abbia successo e venga presa in considerazione occorre ottenere il sostegno di almeno 1 milione di persone, con un numero minimo di firme in almeno 7 paesi dell’UE. Le firme vanno raccolte entro 12 mesi.

Se l’Iniziativa ottiene questi numeri, la Commissione europea illustrerà l’eventuale azione che intende proporre in risposta all’iniziativa e i motivi della decisione di agire o no. La risposta assumerà la forma di una comunicazione formalmente adottata dai commissari e pubblicata in tutte le lingue ufficiali dell’UE.

Non è detto che il risultato sia una nuova legge. Come si legge sul sito dell’ICE (che ne spiega passo passo il funzionamento), se la Commissione ritiene che un atto legislativo costituisca una risposta adeguata all’iniziativa, inizierà a preparare una proposta formale. Ciò può richiedere una serie di preparativi, consultazioni pubbliche o valutazioni d’impatto. Una volta adottata dalla Commissione, la proposta è presentata al Parlamento europeo e al Consiglio dell’UE (o, in alcuni casi, solo al Consiglio), che dovranno adottarla per farla diventare legge. La Commissione non è però tenuta a proporre un atto giuridico. Anche nel caso di una risposta positiva, la risposta più appropriata da dare a un’iniziativa potrebbe non essere di natura legislativa ma comprendere altre tipi di misure.


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