Dl Energia, via libera del Cdm a proroga degli sconti sulle bollette e al bonus benzina

Dl Energia, via libera del Cdm a proroga degli sconti sulle bollette e al bonus benzina (foto Pixabay)

È arrivato ieri il via libera del Consiglio dei ministri al decreto-legge che introduce misure urgenti in materia di energia. Tra queste, la proroga anche per il 4° trimestre 2023, fino al 31 dicembre 2023, degli interventi a sostegno delle famiglie.

Dl Energia, interventi su luce, gas e carburanti

In particolare – si legge nella nota del Consiglio dei Ministri – il decreto-legge proroga la riduzione delle bollette dell’energia elettrica e del gas a favore dei nuclei familiari con ISEE fino a 15mila euro, o fino a 30mila euro se con 4 figli, o con componenti in condizioni di salute gravi, in modo tale che i livelli obiettivo di riduzione della spesa siano pari al 30% sull’energia elettrica e del 15% sul gas attualmente praticata.

Il provvedimento proroga, inoltre, l’azzeramento degli oneri di sistema relativi al gas naturale; la riduzione dell’aliquota IVA al 5% per le somministrazioni di gas metano usato per combustione per usi civili e industriali e per le forniture di servizi di teleriscaldamento e per le somministrazioni di energia termica prodotta con gas metano. Inoltre, si integra il beneficio di riduzione delle bollette di energia elettrica e gas con un contributo straordinario alle spese di riscaldamento per i mesi di ottobre, novembre e dicembre 2023.

Per quanto riguarda la benzina, le nuove norme consentono l’uso della social card (oggi utilizzata per l’acquisto di generi alimentari dai nuclei familiari con ISEE fino a 15 mila euro) anche per l’acquisto di carburanti: a tal fine le risorse destinate alla social card sono incrementate di 100 milioni di euro.

Trasporti e studio

Altre misure sono dedicate al trasporto pubblico e allo studio.

In particolare, il decreto-legge incrementa di 12 milioni di euro il fondo destinato all’attribuzione di un buono da utilizzare per l’acquisto di abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico locale o di trasporto ferroviario nazionale, spettante alle persone fisiche che, nell’anno 2022, abbiano conseguito un reddito complessivo non superiore a 20.000 euro.

Si incrementa, inoltre, di 7,5 milioni di euro il fondo destinato alle borse di studio per l’accesso agli studi universitari, così da garantire anche gli studenti idonei non beneficiari nelle graduatorie degli enti regionali.

 

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Dl Energia, UNC e Codacons: male le misure sulla benzina

Il Codacons si scaglia contro il bonus benzina varato dal Consiglio dei Ministri per le famiglie meno abbienti.

“Si tratta di un palliativo che non risolve affatto l’emergenza prezzi, una goccia nel mare di entità modesta e di cui beneficeranno in pochi, nonostante il caro-carburanti stia provocando danni economici enormi a tutto il paese – spiega il Codacons – In base alle nostre stime, l’escalation dei listini alla pompa sta determinando, tra effetti diretti e indiretti, ricadute per circa 14,7 miliardi sulle tasche degli italiani, uno tsunami che non può certo essere affrontato ricorrendo a bonus una tantum e solo per le famiglie con Isee bassi”.

“Il Governo, decidendo di non intervenire sulle accise e limitandosi all’elemosina del bonus benzina, di fatto determina una speculazione dello Stato a danno dei consumatori ottenendo, ai livelli attuali dei listini alla pompa, ben 5,6 miliardi di maggiori incassi grazie alle tasse sui carburanti – denuncia il presidente Carlo Rienzi –. Un comportamento scorretto e immorale che siamo pronti a denunciare nelle competenti sedi di giustizia e dinanzi le autorità europee”.

Analogo il parere di Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, secondo cui “il mancato sconto sulle accise sui carburanti è un errore colossale, che sottovaluta l’effetto del caro carburanti sull’inflazione e sulla riduzione del potere d’acquisto delle famiglie, visto che il costo del trasporto delle merci viene traslato sui prezzi finali dei beni”.

Bene, invece, per l’UNC, “che il Governo abbia rinnovato anche per il quarto trimestre gli sconti sulle bollette rimasti, in particolare l’Iva al 5% sul gas. Urge, però – sottolinea Dona – prorogare per un anno la scadenza del mercato tutelato, attualmente prevista per il 10 gennaio 2024, ossia poco più di 3 mesi. I prezzi, infatti, sono ancora troppo alti e instabili per poter rinunciare al ruolo di Arera, che in questi mesi ha contribuito a ridurre i rincari”.

Piccoli esercizi commerciali

Le nuove norme intervengono anche in materia di “sanatoria degli scontrini” per i piccoli esercizi commerciali. In particolare “consentono di esercitare, entro il 15 dicembre 2023, il ravvedimento operoso per la violazione di alcuni obblighi in materia di certificazione dei corrispettivi – avvenuta tra il 1° gennaio 2022 e il 30 giugno 2023 – regolarizzando la posizione con il pagamento previsto dalla legge ed evitando di incorrere nelle sanzioni accessorie della sospensione della licenza o dell’attività”.

“Tutti gli interventi volti a semplificare e a sanare il rapporto tra contribuenti e fisco sono i benvenuti – ha commentato Confesercenti -. In questo caso ancora di più, visto che la norma prevede sanzioni sproporzionatamente pesanti per transazioni di valore molto modesto o addirittura solo per violazioni di natura formale. Un problema che interessa migliaia di commercianti, ristoratori e artigiani che hanno sbagliato materialmente, ma senza nessuna volontà di evasione. Fa bene dunque il governo a favorire la definizione concordata delle controversie”.


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