Settimana delle vaccinazioni, serve un “grande recupero” per i vaccini persi in pandemia (Fonte immagine Ministero Salute)

Settimana delle vaccinazioni, serve un “grande recupero” per i vaccini persi in pandemia

È la settimana mondiale delle vaccinazioni, quest’anno all’insegna del “grande recupero” per tornare ai livelli di immunizzazione pre-pandemia. Solo nel 2021 oltre 25 milioni di bambini hanno perso almeno una vaccinazione e 18 milioni di bambini non ne hanno ricevuto nessuna

La settimana mondiale delle vaccinazioni è all’insegna del “grande recupero” (The Big Catch-Up). Un momento storico che richiede una spinta globale per vaccinare milioni di bambini e tornare ai livelli di vaccinazione pre-pandemia. Questo il messaggio che arriva dalla Settimana mondiale dell’immunizzazione  (World Immunization Week 2023) che si celebra l’ultima settimana di aprile. Insieme ad essa, la Settimana europea dell’immunizzazione (European Immunization Week 2023) con la sua declinazione nazionale.

Vaccinazioni, perché serve un recupero?

Perché il grande recupero? Perché nel mondo, solo nel 2021, oltre 25 milioni di bambini hanno perso almeno una vaccinazione e 18 milioni di bambini non ne hanno ricevuto nessuna. I livelli di vaccinazione sono diminuiti in oltre 100 paesi, portando a crescenti epidemie di morbillo, difterite, poliomielite e febbre gialla (WHO).

La settimana dell’immunizzazione è promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per sensibilizzare popolazione, operatori sanitari e decisori sull’importanza dei vaccini in tutte le fasi della vita e mira a mettere in evidenza l’azione collettiva necessaria a promuovere l’uso dei vaccini per proteggere le persone di tutte le età dalle malattie.  È sostenuta da partner nazionali e internazionali, tra cui il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (UNICEF) e il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC).

Il tema mondiale di quest’anno è, come detto, “The Big Catch-Up” (“Il grande recupero”) per sottolineare la necessità, a livello globale, di recuperare i progressi compiuti negli anni grazie alle vaccinazioni e raggiungere i milioni di bambini che non sono riusciti a vaccinarsi a causa della pandemia di COVID-19. 

“La campagna di quest’anno arriva a un punto di svolta critico per l’immunizzazione. Dopo oltre due anni di arretramento delle vaccinazioni causato dalle interruzioni della pandemia di COVID-19, dobbiamo recuperare, ripristinare e rafforzare i servizi di immunizzazione per raggiungere i milioni di persone che stanno perdendo i benefici salvavita dei vaccini e impedire l’accelerazione delle epidemie” (World Immunization Week).

Anche per l’Europa, la settimana vuole aumentare la consapevolezza dell’importanza delle vaccinazioni nella prevenzione delle malattie. I messaggi chiave alla popolazione riguardano l’importanza di effettuare le vaccinazioni di routine nei tempi raccomandati, il recupero di eventuali vaccinazioni non eseguite o in ritardo, e ribadiscono l’importanza della vaccinazione COVID-19, in particolare tra i gruppi a maggiore rischio di malattia grave.

 

 

Vaccinazioni, Italia

L’impatto della pandemia sulle vaccinazioni si fa ancora sentire anche in Italia. Le coperture vaccinali del 2021, dice il Ministero della Salute, risentono ancora dell’impatto della pandemia. C’è un miglioramento generale delle coperture di gran parte delle vaccinazioni raccomandate nei primi anni di età, rispetto ai dati rilevati nel 2020. Tuttavia, le coperture per polio (usata come indicatore proxy per le vaccinazioni contenute nell’esavalente) e per morbillo a 24 mesi, non raggiungono il valore del 95%, ovvero quello raccomandato dall’OMS per limitare la circolazione di questi patogeni nella collettività.

I dati sulle coperture a 36 e 48 mesi testimoniano un recupero in queste coorti di nascita, frutto degli sforzi da parte delle Regioni, che hanno implementato attività di recupero a seguito del calo delle coperture dovuto alla pandemia.

Migliorano progressivamente le coperture per HPV nelle singole coorti di adolescenti, con  un incremento del 1,9% per le ragazze che compiono 12 anni nell’anno di rilevazione, rispetto al 2020. Tuttavia, dice ancora il Ministero, la copertura vaccinale media per HPV nelle ragazze e nei ragazzi è al di sotto della soglia ottimale prevista dal Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (95% nel 12° anno di vita).


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