Termometro Altroconsumo: famiglie sempre più in difficoltà nella spesa per salute e alimentazione
Il 10% delle famiglie è in gravi difficoltà economiche. Curarsi è un problema per il 47% delle famiglie. Peggiora la capacità di spesa in salute e alimentazione. Termometro Altroconsumo: Italia arenata in una situazione negativa
Casa, salute, alimentazione: la spesa delle famiglie è sempre più difficile. La metà delle famiglie italiane è messa a dura prova dalle spese per la casa, e le bollette pesano come non mai. Il 47% delle famiglie, quasi la metà, ha difficoltà nel pagare le spese mediche. Curarsi è un problema economico per quasi un nucleo familiare su due e negli anni la situazione è andata peggiorando. A pesare di più sono visite mediche e dentistiche. L’alimentazione è il capitolo di spesa che peggiora di più: le famiglie in difficoltà sono il 41%, specialmente quando bisogna comprare carne, pesce, frutta e verdura. Nel 2021 erano in difficoltà il 24% delle famiglie: la situazione è allarmante. E ancora: una famiglia su 10 risulta in gravi difficoltà economiche.
Spesa delle famiglie, situazione allarmante
“La capacità di spesa delle famiglie italiane continua ad essere debole: sebbene il peggioramento costante registrato a partire dal 2021 sembri essersi fermato, nel 2023 ancora non si registra alcuna ripresa e la situazione si conferma allarmante”.
È il quadro che emerge dall’indagine annuale Termometro Altroconsumo 2023. L’analisi restituisce un’immagine di grande sconforto, anche perché non si vedono segnali positivi all’orizzonte. Consumatori e famiglie guardano al futuro con pessimismo. Per il 2024 si aspettano un ulteriore peggioramento della situazione e un terzo degli intervistati (32%) ritiene che la sua famiglia avrà più difficoltà a sostenere le spese nel 2024 rispetto a quanto avvenuto nel 2023.
«La stabilizzazione del quadro in cui versavano le famiglie italiane già nel 2022 rappresenta un dato solo apparentemente positivo, perché, sebbene indichi un’interruzione di un trend di progressivo peggioramento in atto dal 2021, in realtà denota come ci si sia arenati in una situazione negativa e non si trovino soluzioni efficaci per invertire la rotta – dichiara Federico Cavallo, Responsabile Relazioni Esterne Altroconsumo – È evidente che anche gli elementi di contesto che avrebbero potuto avere un impatto positivo, come la crescita del Pil e l’aumento dell’occupazione, non sono riusciti ad incidere nel senso di un miglioramento nella percezione che hanno gli italiani della loro capacità di spesa in molti ambiti quotidiani. La mancata accelerazione della dinamica salariale e l’inflazione ancora alta per gran parte dell’anno hanno eroso ogni margine di miglioramento proiettando un’ombra di timore e pessimismo anche sul 2024».
Termometro Altroconsumo, la difficoltà delle famiglie nelle spese
Il Termometro Altroconsumo è un’indagine che stima la difficoltà dei consumatori nell’affrontare le spese durante l’anno, attraverso la costruzione di un indice che esprime la capacità delle famiglie di sostenere le spese principali nei campi relativi ad abitazione, mobilità, salute, alimentazione, istruzione, cultura e tempo libero.
È un’indagine fatta insieme alle omologhe associazioni di Euroconsumers. Per l’Italia, l’indice si legge in questo modo: da 0 fino a 31,1 indica gravi difficoltà economiche; da 31,2 fino a 52,6 la presenza di alcune difficoltà economiche; da 52,7 fino a 100 nessuna difficoltà economica. L’indice del 2023 è stato pari a 45,1 (-0,1 rispetto al 2022), una lievissima flessione che fa tuttavia segnare un nuovo record negativo da quando l’indagine viene svolta, ovvero dal 2018.
Il 10% delle famiglie, spiega Altroconsumo, risulta in gravi difficoltà economiche, ovvero ha avuto difficoltà nel 2023 a sostenere le spese quotidiane in tutti i settori analizzati. Nel 2022 erano il 9% ma è il dato peggiore da quando viene fatta l’indagine. Solo una famiglia su quattro (27%) ha dichiarato di non aver avuto nessuna difficoltà.
Allo stesso tempo aumentano le famiglie che fanno fatica a risparmiare. Tre su quattro (74%) hanno avuto difficoltà a mettere da parte risparmi (+4% sul 2022) e nello specifico, quelle che hanno avuto grosse difficoltà sono passate dal 35% al 40%.
Peggiorano alimentazione e salute
Nel 2023 gli ambiti che creano difficoltà al maggior numero di famiglie sono le spese per l’abitazione (il 51% ha avuto difficoltà a sostenerle) e per la salute (47%), seguite da altri due aspetti rilevanti come la mobilità (42%) e, soprattutto, l’alimentazione (41%).
A peggiorare sono soprattutto salute e alimentazione. In questi campi, le voci più problematiche per le spese delle famiglie sono le visite mediche (52%, in aumento di 4 punti percentuali rispetto al 2022) e le cure dentistiche (51%), per quanto riguarda la salute; l’acquisto di carne e pesce (47%) e frutta e verdura (44%) per quanto riguarda l’alimentazione, con aumenti sostenuti, pari a 7% per tutte e due le voci.
Aumenta anche il numero di quanti fanno fatica a concedersi qualche sfizio come andare al bar o al ristorante (44%, più 8%).
Il 27% delle famiglie è in difficoltà ad affrontare le spese per l’istruzione dei figli, prima fra tutti l’università.
Spiega Altroconsumo: “Salute e alimentazione sono ambiti che influenzano fortemente la qualità di vita delle persone e la difficoltà a far fronte alle spese per provvedervi mette a rischio la tenuta sociale e minaccia i diritti fondamentali dei cittadini. Dai dati emersi appare evidente l’inefficacia delle iniziative intraprese dalla politica, sia sul fronte della lotta all’inflazione del carrello della spesa (Carrello Tricolore), sia per quanto riguarda il contrasto all’allungarsi delle liste di attesa, un fenomeno che spinge gli italiani a fare sempre più ricorso al privato, con un esborso significativamente maggiore e alla portata di pochi fortunati”.
La spesa sanitaria privata nel 2022 ha intanto raggiunto 40,1 miliardi di euro secondo il Crea Sanità. Secondo l’Istat nel 2023 il 7% di chi aveva bisogno di cure ha rinunciato per problemi economici o legati alle difficoltà di accesso al servizio.