Disagi in autostrada, Antitrust multa Consorzio Autostrade Siciliane (fonte immagine Pixabay)

L’Antitrust ha multato il Consorzio per le Autostrade Siciliane (CAS) per 500 mila euro. All’origine del provvedimento ci sono i disagi sulla rete autostradale siciliana e le ripetute segnalazioni (fatte da Federconsumatori e Federconsumatori Sicilia) fra aprile e settembre 2021 sui forti disagi recati agli automobilisti siciliani dai numerosi e lunghissimi cantieri sulle autostrade A20 Messina-Palermo e A18 Messina-Catania.

Disagi in autostrada, il caso dell’A18 e dell’A20

L’Antitrust ha esaminato il comportamento del Consorzio in relazione alle tratte autostradali A18 (Messina-Catania-Siracusa-Gela) e A20 (Messina-Palermo) sulla base di contestazioni che consistono «nella riduzione/chiusura, a partire dal mese di gennaio 2020, delle corsie di marcia e/o a specifiche limitazioni -per lunghi tratti e nei due sensi di marcia – della velocità massima normalmente consentita lungo tali infrastrutture (normalmente pari a 130 km/h), che hanno creato rilevanti disagi ai consumatori e aumentato in maniera consistente i tempi di percorrenza, in assenza di adeguamento del corrispettivo richiesto quale pedaggio autostradale».

Sono disagi che l’Antitrust considera riconducibili «a gravi carenze del Consorzio nel manutenere costantemente nel tempo, in condizioni di sicurezza ed efficienza, l’infrastruttura delle tratte di competenza», come si legge nel provvedimento – pubblicato sul bollettino del 9 gennaio.

Federconsumatori e Federconsumatori Sicilia nelle loro segnalazioni hanno descritto una situazione di estrema gravità data dalla continua presenza di cantieri e scambi di carreggiata sui tronchi autostradali A18 e A20. Ne è derivato il continuo blocco della circolazione autostradale, con coinvolgimento della rete viaria ordinaria. Le segnalazioni hanno denunciato inoltre una situazione di incuria e la persistenza di cantieri con code interminabili soprattutto nel weekend e durante l’esodo estivo.

Disagi in autostrada, Antitrust: gravi e prolungati

Sull’A18 e sull’A20, ha concluso l’Antitrust, le evidenze hanno permesso di individuare a partire dal 2020 «gravi e prolungati disagi nella viabilità e nella regolare fluidità della circolazione, a causa di chiusure, restringimenti di carreggiata, imposizione di limiti di velocità documentati dalle risultanze in atti, con inevitabile formazione di code e rallentamenti; assenza di una procedura in tema di agevolazioni tariffarie (eliminazione/riduzione dei pedaggi) e rimborsi volta gestire in modo adeguato i gravi e ripetuti episodi di disagio arrecato agli utenti».

Le condotte del Consorzio sono insomma considerate una pratica commerciale scorretta «in quanto contrarie alla diligenza professionale e, nello specifico, all’obbligo di manutenere la rete autostradale in condizioni di efficienza e sicurezza, di fornire ai consumatori un servizio adeguato alla natura dell’infrastruttura gestita, di richiedere un importo a titolo di pedaggio proporzionato alla qualità delle prestazioni erogate agli utenti per i transiti autostradali; rilevano, altresì, le parziali e insufficienti misure adottate per il rimborso di una limitata porzione di utenza del Professionista».

Federconsumatori Sicilia: avevamo chiesto azzeramento del pedaggio

I cantieri e la riduzione frequente delle corsie di marcia hanno insomma aumentato i tempi di percorrenza e causato danni ai cittadini, a lavoratori, aziende e turisti – spiega Federconsumatori Sicilia – ma il Consorzio per le Autostrade Siciliane (che è un ente pubblico non economico posseduto e gestito dalla Regione Siciliana) non ha né fatto abbastanza per accelerare la chiusura dei cantieri, né ha previsto alcuna forma di risarcimento per i disagi.

Federconsumatori, informa una nota, «aveva chiesto una riduzione (o, meglio ancora, l’azzeramento) dei pedaggi pagati per percorrere le due tratte autostradali, ma il CAS affermava che ciò fosse impossibile senza una apposita legge. Questa tesi era smentita dai fatti, visto che lo stesso CAS, nel 2014 e nel 2015, aveva deliberato una riduzione del 50% del costo del pedaggio nel tratto autostradale Messina Boccetta-Villafranca Tirrena per coloro che in estate percorrevano quella tratta in specifiche fasce orarie (21-08 e 14-16). Tale riduzione, che fu offerta agli automobilisti per evitare il formarsi di lunghe e pericolose code durante il resto della giornata, fu deliberata a seguito di una semplice autorizzazione del Ministero dei Trasporti e non ci fu bisogno di alcuna legge. Di conseguenza una misura analoga si poteva ripetere senza ostacoli legali anche per limitare i disagi derivanti dai cantieri autostradali».

«Da questa vicenda – commenta il presidente di Federconsumatori Sicilia Alfio La Rosa – emergono soprattutto tre cose importanti. La prima è che l’AGCM conferma che in casi del genere il gestore del tratto autostradale deve riconoscere il diritto degli utenti a una riduzione del pedaggio ovvero al rimborso. La seconda è che l’AGCM nel suo commento ha citato espressamente i danni all’economia locale e alle imprese di trasporto per i maggiori tempi di percorrenza causati dai cantieri. La terza è che nella gestione delle autostrade siciliane da parte del CAS ci siano delle gravi carenze e, senza tali carenze, i cantieri non sarebbero stati così tanti, né così lunghi».

L’Antitrust ha ridotto la sanzione a 500 mila euro per la critica situazione economica in cui versano le casse del CAS e per circostanze attenuanti, quali l’attuazione in corso di parziali iniziative di rimborso del pedaggio.


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