Italiani e cibo, una dimensione totale (Fonte immagine Rapporto Coop 2024)

I più attenti in Europa a una sana alimentazione. Attenti al benessere, identificato spesso come free from e rich in – nei prodotti senza zucchero, senza additivi, con fibre, con proteine. Propensi ad acquistare bio. Attenti alla sostenibilità anche a tavola. Attenti a un futuro alimentare con meno carne. Sono tante le tendenze che intrecciano il rapporto fra gli italiani e cibo, una dimensione “olistica” secondo il Rapporto Coop 2024 he approfondisce questo tema analizzando consumi e stili di vita degli italiani alla luce di molteplici tendenze.

Nel 2024, dopo gli anni difficili dell’impennata dei prezzi, i volumi del largo consumo tornano dopo quattro anni in positivo (+0,9% nel primo semestre 2024 rispetto al 2023).

“Il cibo rimane, anche nelle previsioni, l’unico comparto in cui tagliare la spesa è una opzione solo per una ristretta minoranza degli italiani; il 21% del campione dichiara che aumenterà la sua spesa contro il 10% che intende diminuirla”.

Italiani & cibo, fra nuovi stili alimentari e ricerca del benessere

Molti italiani si aprono alla scoperta di nuovi stili alimentari, esploratori più che custodi della tradizione.

Si legge nella nota del Rapporto Coop: “Se un italiano su 3 (34%) infatti privilegia ancora la dieta mediterranea, si affermano le diete ricche di proteine non animali ovviamente, con l’iperproteico (7% dei consumatori, +2%) sul 2023, e tutti quegli stili attenti al peso forma; quindi, crescono il fit sport (6%, +2%) e il digiuno intermittente (7%, +3%) senza tralasciare che rimangono pressocché stabili il flexitariano, il reducetariano e il climatariano. Prevalgono dunque a ben vedere gli stili orientati al benessere e alla sostenibilità”.

È pari al 22% la quota di italiani che hanno eliminato o ridotto il consumo di carne nei propri stili alimentari.

Gli italiani si dimostrano più attenti a un’alimentazione sana rispetto al resto degli europei. Gli italiani sono sempre gli unici, almeno a parole, a dirsi disposti a pagare di più per avere prodotti salutari (complessivamente e al netto di chi non sarà disposto, +15%; a fronte di una media Ue ferma a +1%).

Il biologico torna fra i desideri: sono 24,8 milioni le famiglie già acquirenti con una penetrazione del 96,6% e 9,6 milioni gli italiani che nei prossimi mesi ne aumenteranno l’acquisto.

“Queste nuove sensibilità – spiega Coop – trovano una chiara avanguardia anche nell’approccio che le generazioni più giovani hanno nei confronti del cibo dove al pragmatismo nella ricerca del prezzo più basso (il 51% lo considera il fattore su cui basa la sua decisione di acquisto) si affiancano alternative più rispettose dell’ambiente (il 58% sceglie prodotti di stagione, il 39% privilegia freschezza e qualità)”.


Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!



Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella per confermare l'iscrizione
Privacy Policy

Parliamone ;-)