Tavolini all’aperto, la domanda: dehors per il decoro… o contro il decoro?
Il ministro Urso ha annunciato un provvedimento per rendere strutturali i tavolini all’aperto. I dehors sono invocati in nome del decoro urbano ma i Consumatori non sono d’accordo. UNC: le decisioni vanno lasciate ai Comuni
Tavolini all’aperto per il decoro urbano… o contro il decoro urbano? La domanda, come si suol dire, nasce spontanea se si considerano le proposte e le relative obiezioni all’idea di “rendere strutturali” i dehors, come ha detto ieri il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso.
Nel Ddl #Concorrenza pensiamo a una norma che vada nella direzione di rendere strutturale la normativa sui #dehors, i tavolini all’aperto, così da coniugare la fruizione degli spazi commerciali con quelli culturali e residenziali.
Su questo siamo al lavoro con l’Anci e le… pic.twitter.com/y7QwG4Csfr
— Adolfo Urso (@adolfo_urso) May 16, 2024
“Rendere strutturale la normativa sui tavolini all’aperto”
Le dichiarazioni del ministro sono anche su twitter.
“Nel Ddl #Concorrenza pensiamo a una norma che vada nella direzione di rendere strutturale la normativa sui #dehors, i tavolini all’aperto, così da coniugare la fruizione degli spazi commerciali con quelli culturali e residenziali. Su questo siamo al lavoro con l’Anci e le soprintendenze, affinché la norma possa essere frutto di una condivisione con tutte le parti coinvolte”, scrive il ministro.
Urso cita l’esigenza di “migliorare il decoro urbano”. Proprio quello che in realtà non convince associazioni quali Codacons e Movimento Difesa del Cittadino, che hanno denunciato il rischio di privare i cittadini di spazi pubblici all’interno delle città e dei centri storici, con tavolini e pedane che finiscono per intralciare il passaggio in una sorta di far west dei dehors.
Anci: “Aspettiamo la proposta del Governo”
Se ne continua a parlare, comunque. E si segnala la reazione dell’Anci, l’associazione dei comuni italiani.
Ha detto il presidente Anci Antonio Decaro accogliendo l’annuncio del provvedimento che dovrebbe rendere strutturali i dehors e le occupazioni di suolo pubblico approvate dai Comuni: «Attendiamo di conoscere tutti i dettagli della proposta del ministro Urso e speriamo che questa sia la volta buona. È importante che il ministro si confronti con l’Anci e ascolti le richieste dei Comuni per avere regole certe che facilitino gli uffici nel loro lavoro. Non c’è dubbio che tavolini all’aperto e dehors, soprattutto dopo il Covid, abbiano sostenuto la ripresa economica e sociale nelle città, ma sono necessarie regole chiare per sostenere le attività economiche evitando le occupazioni selvagge».
UNC: decidano i Comuni
Sui tavolini all’aperto “dedicano i Comuni”, è la posizione dell’Unione Nazionale Consumatori.
«Sui dehors le decisioni vanno lasciate ai comuni – ha detto Massimiliano Dona, presidente UNC – Sarebbe un errore colossale imporre una qualunque regola nazionale uguale per tutti, rendendo strutturali, il che vuol dire definitivi, i tavolini all’aperto. Uno smacco al federalismo! Ci sono città dove si è trovato un equilibrio tra i consumatori che amano mangiare all’aperto e quelli che vogliono camminare in santa pace lungo una via, altre dove le strade si sono trasformate in giungle d’asfalto e le persone faticano a camminare, costrette a fare slalom tra i tavolini piazzati in mezzo alla via».