Tessera sanitaria senza microchip, Consumatori: attacco all’accesso ai servizi sanitari

Tessera sanitaria senza microchip, Consumatori: attacco all’accesso ai servizi sanitari (fonte immagine: Pixabay)

A causa della carenza dei semiconduttori per la produzione dei microchip il Governo ha stabilito, con un decreto pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 9 giugno – che ha recepito il decreto del 30 maggio 2022 – che le tessere sanitarie possono essere stampate e distribuite ai cittadini anche senza il microchip.

Tenuto conto della grave crisi internazionale in atto che determina la possibile scarsità dei materiali necessari per la produzione del microchip presente sulla TS-CNS […] – si legge sul decreto – a partire dal 1° giugno 2022, per le nuove emissioni e per le emissioni di duplicati ovvero per le emissioni per scadenza, il Ministero dell’economia e delle finanze può emettere alternativamente la tessera sanitaria TS ovvero la tessera TS-CNS, riportanti sul retro la Tessera europea di assicurazione di malattia (TEAM)“.

Estensione delle Tessera Sanitarie

Coloro che riceveranno la nuova Tessera Sanitaria senza la componente Carta Nazionale dei Servizi (CNS) potranno comunque continuare ad utilizzare fino al 31 dicembre 2023 la precedente TS-CNS con microchip, anche se riporta sul fronte una data di validità già scaduta, per poter continuare ad usufruire dei servizi digitali sui portali istituzionali della Pubblica Amministrazione per i quali è previsto l’accesso con TS-CNS.

Inoltre – si legge sul portale dedicato – per i cittadini in possesso di Tessera Sanitaria senza microchip, è disponibile il tool che permette l’estensione del certificato di autenticazione della precedente Tessera Sanitaria con microchip (TS-CNS), non ancora scaduta. Il nuovo certificato di autenticazione consente, quindi, l’utilizzo della TS-CNS fino al 31 dicembre 2023.

tessera sanitaria
Estensione della tessera sanitaria

 

MC e Assoutenti: con tessera senza microchip blocco ai servizi online

La decisione – commentano Movimento Consumatori e Assoutenti – è stata presa “ancora una volta senza coinvolgere le associazioni dei consumatori, senza avere la possibilità di cercare insieme ai decisori altre strade per evitare il depotenziamento di uno strumento ormai fondamentale nella vita delle persone”.

“Questa decisione – aggiunge l’avvocato Laila Perciballi, consulente alla sanità delle due associazioni e impegnata nella promozione dei valori delle professioni sanitarie – è in assoluto contrasto con la rivoluzione digitale in atto nella Pubblica amministrazione che ambirebbe, evidentemente solo a parole, ad una sanità moderna, efficace, tecnologicamente avanzata e soprattutto digitalizzata, in linea con gli obiettivi del PNRR”.

“In verità questo provvedimento mortifica lo sviluppo digitale, visto che la tessera sanitaria senza il microchip comporta il blocco ai servizi online. In questo modo, si lede il diritto di ogni persona di accedere, anche con l’uso delle tecnologie digitali, al servizio sanitario nazionale, comunque organizzato e articolato sul territorio e si mortifica, altresì, il lavoro dei professionisti della sanità che, tutti i giorni, si adoperano per la salute dei cittadini”, prosegue Perciballi.

“Senza il microchip – concludono MC e Assoutenti – i cittadini non possono più accedere ad una serie di servizi pubblici online, come le visite specialistiche o l’ingresso sulle piattaforme della Pa con la firma digitale, e si rende ancora più difficile recuperare sulla prevenzione e sulle cure già provate dalla pandemia”.


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