Bollette energetiche, si va verso una riduzione delle tariffe (Foto di Frauke Riether da Pixabay)

Bollette energetiche, si va verso una riduzione delle tariffe di luce e gas. A febbraio dovrebbero scendere del 17% le tariffe del gas e del 25% quelle della luce, con un risparmio in bolletta stimato in 596 euro l’anno. Attenzione però perché il 31 marzo scade il taglio degli oneri di sistema, che pesano per il 10,7% sulla luce e quasi il 5% sul gas. A evidenziarlo è il Codacons che parla di “buone notizie” in arrivo per le famiglie sul fronte delle bollette energetiche, con un previsto calo delle tariffe del gas questo mese e dell’elettricità nel prossimo trimestre, secondo l’andamento delle quotazioni internazionali dell’energia.

Bollette energetiche, tariffe in discesa

«Con i prezzi del gas che da giorni si mantengono al di sotto dei 51 euro al megawattora le tariffe in bolletta per il mese di febbraio sul mercato tutelato (che saranno comunicate da Arera a inizio marzo) dovrebbero scendere di circa il -17%, mentre quelle della luce per il secondo trimestre del 2023 potrebbe diminuire addirittura del 25%», analizza il Codacons.

La bolletta del gas, prosegue il Codacons, si attesterebbe così attorno ai 1.154 euro annui, equivalente ad un risparmio, rispetto alle tariffe oggi in vigore, pari a 237 euro annui a famiglia; per l’elettricità la bolletta media scenderebbe a quota 1.075 euro annui a nucleo, con una minore spesa rispetto ai valori odierni pari a 359 euro, e un risparmio complessivo tra luce e gas di 596 euro annui a famiglia.

Rispetto alla spesa sostenuta nell’intero 2022, pari a 1.866 euro per il gas e 1.322 euro per la luce, secondo il Codacons il risparmio complessivo per le forniture energetiche sul mercato tutelato raggiungerebbe i 959 euro a famiglia.

«Tuttavia sulle bollette di luce e gas pesa l’incognita del ritorno degli oneri di sistema – avverte l’associazione dei consumatori – Il prossimo 31 marzo, infatti, scadrà l’azzeramento degli oneri sulle bollette dell’energia varato dal Governo, con la conseguenza che, in caso di mancata proroga del provvedimento, dall’1 aprile le bollette torneranno a salire, considerato che gli oneri di sistema pesano per il 10,7% sulle fatture della luce e per quasi il 5% su quelle del gas».

Energia, analisi UNC: ecco le tariffe sul mercato libero e su quello tutelato

Nel frattempo l’Unione Nazionale Consumatori ha analizzato la variazione dei prezzi di luce e gas negli ultimi 3 anni, confrontando il mercato libero con il tutelato. Per l’energia elettrica nel mercato libero i rincari a gennaio 2023 rispetto a gennaio 2020 sono del 262,8% mentre per l’energia elettrica nel mercato tutelato, per lo stesso periodo, sono del 115,8%.

Spiega l’UNC: «Da giugno 2021, ossia prima dei rincari scattati a partire da luglio, a gennaio 2023, la luce del mercato libero in Italia è salita del 248,3% contro il 108,4% del tutelato, più del doppio (+129%), mentre considerando il primo dato utile del gas rilevato dall’Istat, dicembre 2021, il libero da allora è aumentato del 141,1% contro un calo del 7,4% del tutelato. In 3 anni, da gennaio 2020 a gennaio 2023, la luce del libero è balzata del 262,8%, contro il +115,8% del tutelato».

«In questo contesto togliere il mercato tutelato, che per l’energia elettrica delle parti comuni dei condomini scade il 1° aprile 2023, praticamente tra un mese, è una vergogna bella e buona! – commenta il presidente dell’associazione Massimiliano Dona – Un regalo fatto ai venditori del libero e un esproprio per le tasche delle famiglie. Ci domandiamo cosa aspetti il Governo a svegliarsi e a rimediare all’ingiustizia di discriminare chi abita in un condominio da chi risiede in una villa, per i quali la scadenza resta il 10 gennaio 2024».


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