Come fare per… risparmiare sui consumi di energia (foto pixabay)

Come fare per risparmiare energia? Con le bollette al rialzo, il consumatore ha poche scelte. Deve risparmiare sui consumi di energia. Un comportamento richiesto dagli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Onu – “Entro il 2030, raddoppiare il tasso globale di miglioramento dell’efficienza energetica” – diventa fondamentale per non sprecare energia e non far lievitare più di quanto già succeda già la bolletta dell’energia. Ma come fare a risparmiare energia?

L’ENEA ha diffuso una guida in 20 punti per risparmiare sui consumi di energia e abbattere i costi in bolletta. A cura del Dipartimento Unità Efficienza energetica dell’Agenzia, la guida contiene buone pratiche da applicare ed errori da evitare. Ci sono 10 consigli che riguardano l’uso efficiente del riscaldamento e altri 10 sull’uso ‘intelligente’ dell’energia.

I consigli dell’Enea non sono tutti immediatamente applicabili. Alcuni prevedono infatti gesti “semplici” che attengono all’uso corretto dell’energia e degli elettrodomestici e al buon senso nell’evitare sprechi di energia. Altri invece riguardano una gestione dell’energia che preveda investimenti nell’efficienza energetica dell’abitazione, inizialmente costosi ma garanti di un migliore uso energetico futuro – ad esempio, migliorare la coibentazione della casa e garantire l’isolamento di tetto e soffitto.

 

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Risparmiare energia, i gesti più semplici

Fra le azioni più semplici per risparmiare energia (che in quanto tali, molti consumatori già applicano di default nei propri comportamenti casalinghi) il primo consiglio dell’Enea è quello di usare lampadine a risparmio energetico. “La tecnologia LED permette un grande risparmio energetico in quanto, a parità di potenza assorbita, produce una luce 5 volte superiore rispetto alle classiche lampadine ad incandescenza e alogene”, si legge nella guida.

“Ridurre l’uso di acqua calda” è, a ben vedere, il consiglio che più si è conquistato i titoli stampa – declinato nella versione “fate meno docce”. Fare il bagno rispetto alla doccia, dice l’Enea, implica un consumo quattro volte superiore di acqua. “Infatti il consumo medio di acqua per fare il bagno è di 120 -160 litri, mentre per fare una doccia di 5 minuti è stimato un consumo di 75-90 litri e per una di 3 minuti 35-50 litri”.

Non lasciare la luce accesa inutilmente è del tutto intuitivo. Forse più interessante è la questione di come gestire lo stand-by dei diversi apparecchi presenti in casa. Meglio ricorrere a una ciabatta multipresa.

Spiega l’Enea: «Mediamente la televisione o qualsiasi apparecchiatura elettronica in stand-by, cioè con la luce rossa accesa, assorbe una potenza da 1 a 4 Watt (dipende da marca e modello). Se moltiplichiamo questo dato per 24 ore, risulta che sono stati consumati tra i 24 e i 96 Wh. Questo dato diventa impressionante se moltiplicato per l’intero anno, vale a dire cumulando un consumo inutile stimato tra gli 8.760 Wh e i 35.040 Wh e, se presenti in casa non solo il televisore in stand-by ma anche un lettore dvd, un decoder, uno stereo oppure un computer, la situazione risulta essere ancora peggiore. La soluzione a questo problema potrebbe essere quella di riunire tutte le spine degli apparecchi elettronici in una ciabatta multi-presa con un interruttore annesso, in modo da poter spegnere tutti con un unico gesto se non utilizzati».

Altra indicazione utile per i consumatori riguarda la gestione degli elettrodomestici. Meglio quelli in classe energetica superiore.

«I consumi elettrici delle abitazioni sono riconducibili per il 58% agli elettrodomestici ed è grazie alla sostituzione di questi ultimi che si può ottenere una sensibile riduzione dei consumi energetici. Per esempio, sostituendo una lavatrice di 20 anni fa con una odierna in classe A si potrebbe ottenere un risparmio di energia elettrica del 35%; prendendo invece in considerazione la sostituzione di un frigorifero si potrebbe arrivare fino al 40%».

Frigoriferi e congelatori vanno sbrinati regolarmente anche per risparmiare energia.

«Un frigorifero sbrinato ha un’efficienza energetica maggiore. Ma se il frigorifero è vicino al forno o in una stanza calda consuma fino a un 10% in più. Il suggerimento è dunque quello di posizionare adeguatamente i frigoriferi e i congelatori».

Risparmiare energia: gli investimenti

Altri consigli riguardano la gestione tecnologica dell’energia e implicano degli investimenti iniziali, che producono beneficio nel tempo. In questo caso il tema cruciale diventa dunque l’accessibilità di questi investimenti per le famiglie, considerata la dimensione della povertà energetica, che fra pandemia e aumento dei prezzi dell’energia è di sicuro in aumento.

Fra i consigli dell’Enea c’è ad esempio quello che riguarda la coibentazione dell’abitazione.

«Migliorare il livello di coibentazione dell’abitazione è un passo molto importante poiché riduce significativamente il fabbisogno energetico. La realizzazione di un isolamento termico a cappotto dell’involucro e in particolare la coibentazione della copertura, riducono le dispersioni tra il 40 e il 50%. Il minor fabbisogno di energia termica una volta realizzati gli interventi consente inoltre di installare una caldaia meno potente e quindi meno dispendiosa. L’intervento di installazione del cappotto termico è molto conveniente se inserito all’interno di un discorso generale di manutenzione straordinaria dell’abitazione, come ad esempio il rifacimento della copertura oppure il rifacimento della facciata, altrimenti implica un costo iniziale notevole, ma con il vantaggio che nel corso del tempo non prevede ulteriori costi di manutenzione. L’isolamento a cappotto può essere realizzato sia all’esterno sia all’interno. La seconda opzione è tendenzialmente meno invasiva ma prevede la perdita di superficie interna e non in tutti i casi è possibile».

L’isolamento di tetto e soffitto è a sua volta un investimento importante ma che può far risparmiare fino al 20% di energia.

Un altro passo importante è la sostituzione dei vecchi serramenti, che spesso sono portatori di spifferi e ponti termici, con materiali coibentanti, vetri doppi o tripli, attenzione all’insonorizzazione.

Fra le azioni consigliate, quella di installare caldaie a condensazione. E di realizzare impianti di energia rinnovabile. Uno dei sistemi più diffusi è l’impianto solare fotovoltaico, ma non è il solo.

«Questi sistemi, se ben combinati tra loro, possono permettere alle abitazioni di essere completamente indipendenti dalle forniture esterne di corrente elettrica e/o altri combustibili».

LINK: La Guida I 20 consigli dell’Enea


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