Mercato libero dell’energia, Adiconsum: urgente tavolo e campagna di informazione
Adiconsum chiede di aprire un Tavolo sul passaggio al mercato libero dell’energia e di avviare una campagna di informazione capillare per i consumatori
No al silenzio-assenso per il rinnovo dei contratti di energia. No alle penali da pagare in caso di recesso anticipato per il passaggio ad altro operatore. Adiconsum chiede di aprire un Tavolo sul delicato passaggio al mercato libero dell’energia e di avviare una Campagna di informazione capillare ai cittadini-consumatori per aiutarli a scegliere con oculatezza e consapevolezza le varie offerte, ma anche per costituire Comunità Energetiche Rinnovabili Solidali (CERS).
Mercato libero dell’energia, rincari sulle tariffe del gas
Sul tavolo ci sono sempre le preoccupazioni e le ripercussioni sulle famiglie del passaggio al mercato libero dell’energia. Da gennaio infatti le tariffe previste per la vendita del gas non sono più stabilite dall’Arera (Autorità per energia, reti e ambiente) ma dall’andamento del mercato. E dal 1° gennaio 2024 c’è il ritorno dell’IVA sul gas al 22%.
Tutto questo porta a una serie di aumenti, denuncia Adiconsum, e per arginarli l’associazione propone di introdurre nuovi criteri di definizione dei prezzi di riferimento dell’energia e di salvaguardia, con riferimento all’andamento inflazionistico e anti-speculativo, affinché l’Arera definisca dei tetti massimi di oscillazione delle tariffe.
“Alla luce delle numerose segnalazioni che stanno giungendo alle nostre sedi territoriali, Adiconsum evidenzia che la fine del mercato tutelato del gas con la conseguente tariffa PLACET sta danneggiando anche quei consumatori che già avevano scelto il mercato libero – afferma Adiconsum – Infatti, le Aziende hanno apportato in corso d’opera o in caso di rinnovo di contratti scaduti delle modifiche unilaterali che hanno fatto lievitare le tariffe del gas, in alcuni casi del 300%. Ciò è potuto accadere perché la normativa consente alle Aziende di comunicare tali modifiche con un’unica e semplice comunicazione scritta (di solito una mail) e di avvalersi della formula del silenzio-assenso per procedere alla loro applicazione. Molte di queste modifiche unilaterali di prezzo, poi, sono state applicate in violazione del Decreto Aiuti-bis che le vietava fino a giugno 2023”.
Cosa fare? Poiché gas e energia elettrica sono beni essenziali, la comunicazione delle variazioni tariffarie – spiega l’associazione – dovrebbe essere inviata con modalità certificate, permettendo al consumatore di dare prova di averla ricevuta.
“Si introduca, anche nel mercato dell’energia, l’accettazione da parte del consumatore alla scadenza del contratto, come già avviene nel mercato delle assicurazioni liberalizzato da tempo”.
Adiconsum: serve capillare campagna di informazione
Ci sono poi i problemi legati al pagamento degli oneri per recesso anticipato per passaggio ad altro operatore e al fatto che i primi riscontri indicano la tariffa Placet (Prezzo Libero A Condizioni Equiparate di Tutela) applicata a chi non ha espresso alcuna scelta verso un operatore del mercato libero, come più cara sia di quelle del mercato tutelato che di alcune del mercato libero.
“Si rende quanto mai urgente”, conclude allora Adiconsum, “l’apertura di un Tavolo per accompagnare il passaggio al mercato libero e l’avvio di una Campagna capillare di informazione, anche in considerazione della complessità della tariffa energetica e della difficoltà di comparazione delle varie offerte, come da noi chiesto più volte in questi anni e come recentemente richiesto in una lettera del 16 gennaio scorso insieme ad altre Associazioni Consumatori del Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti ( CNCU) indirizzata al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ed estesa anche ai Presidenti di ARERA e Acquirente Unico”.
La Campagna fornirebbe un aiuto ai consumatori nello scegliere con oculatezza e consapevolezza le varie offerte, ma anche nell’acquisire informazioni su come costituire le Comunità Energetiche Rinnovabili Solidali (CERS).