
5G e cultura digitale, i consumatori riconoscono i vantaggi ma hanno bisogno di informazioni (Foto di Mohamed Hassan da Pixabay)
5G e cultura digitale, i consumatori riconoscono i vantaggi ma hanno bisogno di informazioni
I cittadini riconoscono i vantaggi del 5G ma hanno bisogno di informazioni corrette e autorevoli contro le fake news. Indagine delle associazioni dei consumatori su 5G e cultura digitale
“Il 5G rappresenta la nuova generazione della rete globale di telecomunicazioni e un’evoluzione in termini di prestazioni rispetto alle generazioni precedenti. Tutti ne parlano, alcuni lo temono, pochi lo conoscono”. In particolare solo il 9% dei cittadini afferma di conoscere le caratteristiche della tecnologia 5G; il 35% ha una conoscenza media, il 41% dice di averne una conoscenza minima e il 15% degli utenti afferma di non conoscere questa tecnologia. È quanto emerge dal sondaggio “5G e cultura digitale” realizzato da sei associazioni di consumatori e che ha coinvolto circa 6 mila cittadini.
“Il 5G è una tecnologia che apre a nuove prospettive e opportunità, soprattutto in termini di sviluppo e riduzione delle disuguaglianze, ma allo stesso tempo genera ancora alcune diffidenze e perplessità da parte dei cittadini che chiedono, quindi, informazioni corrette e autorevoli”.
Questa la sintesi dell’indagine sul livello di conoscenza che gli italiani hanno della connessione 5G, realizzata dalle Associazioni dei consumatori (Adiconsum, Adoc, Altroconsumo, Cittadinanzattiva, Federconsumatori e Udicon) con il sostegno non condizionante di WINDTRE.
«I consumatori sono interessati a questa tecnologia e riconoscono i potenziali vantaggi che potrebbe offrire. Per promuoverne la diffusione, sarà importante fornire informazioni più dettagliate ed esaurienti sulla tecnologia e sulle sue caratteristiche per tranquillizzare gli utenti, soddisfare le loro esigenze e tutelare i loro diritti di consumatori».

5G, tecnologia ancora poco diffusa
Solo il 21,4% dei rispondenti utilizza al momento una connessione mobile 5G. Emerge una maggior uso nei più giovani, nei soggetti con un titolo di studio più elevato e nei nuclei familiari che comprendono minori.
La classe d’età che non appartiene alle generazioni dei “nativi digitali” (44-58) ha un approccio ambivalente verso la tecnologia. Da un lato, vuole acquisire familiarità con l’innovazione rappresentata dal 5G, dall’altro rimane prudente sulle conseguenze e gli ipotetici effetti dannosi che lo sviluppo di questa tecnologia potrebbe comportare per la salute. Il 54% di chi non utilizza il 5G dichiara di non avere ancora un cellulare idoneo, mentre il 18% non ne conosce i vantaggi o non è interessato a conoscerli, disinteresse maggiormente diffuso nelle aree del Nord Italia.
Il 32,5% dei rispondenti che non usa ancora il 5G dichiara di non essere intenzionato a passare al nuovo sistema, mentre il 49,5% afferma che lo farà nel lungo periodo, con l’obiettivo di acquisire maggiori informazioni e verificare gli sviluppi futuri della tecnologia. Il 44,6% di chi attualmente non utilizza il 5G non sa se tale tecnologia sia disponibile o meno nella propria città.
5G e ricerca di corretta informazione
Sulla tecnologia 5G emergono due questioni: la necessità di una informazione corretta, associata a una diffidenza che si è creata a causa delle false informazioni che si sono diffuse. La maggior parte delle persone intervistate non ha conoscenze specifiche sulla tecnologia e sui dispositivi 5G. Oltre la metà (56%) ne ha infatti una conoscenza minima o nulla: maggiore è la fascia d’età, minore è la conoscenza.
La principale fonte di informazione per gli italiani sembrerebbe essere rappresentata dagli articoli di approfondimento (42%) e dai canali social (32,5%). Il dato però cambia se si tiene conto del livello di conoscenza che si ha dell’argomento: nei casi in cui è di livello medio/alto, le principali fonti di informazioni sono gli articoli di approfondimento (circa 60%). Diversamente, chi invece ha una conoscenza minima o nulla, indica come fonte principale il passaparola di amici e conoscenti (36%), la TV (35%) e i canali social (30%).
Ecco perché tra l’82,5% dei rispondenti si evidenzia la necessità di ricevere informazioni più concrete, affidabili e dettagliate sul 5G, soprattutto in relazione alla salute, alla cyber security e alla privacy.
La diffusione del 5G presenta perciò diverse sfide, come garantire la sicurezza informatica e rispettare i diritti dei consumatori. In particolare, gli utenti credono che la tecnologia 5G avrà un impatto positivo su molti settori economici e potrebbe stimolare la nascita di nuove applicazioni e un avanzamento dei processi produttivi e dei servizi verso gli utenti finali. Solo il 14% degli intervistati si dichiara preoccupato per i possibili effetti sulla salute anche se, più in generale, il 32% dei rispondenti dichiara di condividere almeno una delle false informazioni che nel corso degli anni hanno trovato diffusione su alcuni canali di comunicazione.
I vantaggi del 5G
Fra i vantaggi associati al 5G c’è il miglioramento dei servizi e la riduzione delle disuguaglianze. Il 70% degli intervistati ritiene la diffusione del 5G utile o importante, in misura maggiore per chi ha un titolo di studio più alto e per chi abita al Sud e nelle Isole.
I consumatori riconoscono i potenziali vantaggi che potrebbe comportare la diffusione del 5G. Tra questi, gli intervistati indicano principalmente il miglioramento delle performance delle comunicazioni telefoniche e delle connessioni internet (79,6%), lo sviluppo di innovazioni tecnologiche (50,9%) in termini di robotica e di organizzazione delle città verso il modello Smart City. Inoltre, gli utenti credono che possa determinare progressi in altri settori, come la formazione, la sanità, l’economia e i trasporti. Per il 58% lo sviluppo del 5G e dei servizi associati rappresenta un’opportunità in termini di riduzione delle disuguaglianze sociali. Aspettativa condivisa soprattutto dai più giovani e dai cittadini del Sud e delle Isole.

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