Finanziaria 2025, la denuncia di MDC: “Il Governo gioca d’azzardo sulla ludopatia”
La Finanziaria 2025 prevede un’estrazione settimanale in più per Lotto e Superenalotto ma decreta lo stop al fondo ad hoc per contrastare la dipendenza da gioco
Il gioco d’azzardo macina numeri record. Da più parti arriva l’allarme sulle conseguenze, economiche e sociali, che il gioco può avere su famiglie sempre più a rischio di sovraindebitamento, usura e sviluppo di dipendenza da gioco d’azzardo. Fa dunque discutere la mossa della finanziaria 2025 che, come è stato denunciato, da una parte prevede un’estrazione settimanale aggiuntiva per il Lotto e il Superenalotto, e la proroga delle concessioni di giochi in scadenza; dall’altra fa scomparire il fondo ad hoc e l’Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo e il fenomeno della dipendenza grave, istituito presso il ministero della Salute.
«Il Governo gioca d’azzardo con la ludopatia: lo dimostra la legge di bilancio 2025 che da un lato cancella i fondi per contrastare la dipendenza dal gioco d’azzardo e dall’altro incrementa le estrazioni di Lotto e Superenalotto».
Così il presidente del Movimento Difesa del Cittadino (MDC), Antonio Longo interviene sull’abrogazione delle norme relative all’istituzione del fondo da 50 milioni di euro previsto nella legge di bilancio del 2015 e quelle sull’Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo e il fenomeno della dipendenza grave (ricostituito presso il ministero della Salute, dopo un primo triennio 2016-2019, con il decreto interministeriale del 12 agosto 2019).
Disturbo da gioco d’azzardo vs numeri record per il gioco
Il gioco d’azzardo patologico, o disturbo da gioco d’azzardo, è una dipendenza in rapida crescita fra i giovani e gli adulti.
e stime più recenti che si hanno a disposizione, quelle dell’Istituto superiore di sanità, ritengono che in Italia vi siano circa 18 milioni di giocatori (pari al 36,4% della popolazione), di cui il 4,1% viene considerato “a basso rischio”, il 2,8% a rischio moderato e il 3% viene considerato “problematico”.
Le persone più a rischio sono le fasce più deboli della popolazione, soprattutto disoccupati e famiglie con problemi di sovraindebitamento.
E il contesto in cui si muovono è quello di numeri da record per il gioco che, ai ritmi attuali, potrebbe arrivare quest’anno a 160 miliardi di euro giocati, superiori al record dello scorso anno. Il gioco d’azzardo è diventato un fenomeno pervasivo, che ha un impatto rilevante sull’economia del paese, ma con danni sociali incalcolabili. E la pandemia ha dato la spinta alla diffusione del gioco online, sempre più accessibile anche a fasce molto giovani di popolazione.