ARERA: bolletta elettrica in tutela aumenta del +18,6%, UNC: stangata da 764 euro

ARERA: bolletta elettrica in tutela aumenta del +18,6%, UNC: stangata da 764 euro (foto Pixabay)

La bolletta della luce per la famiglia tipo in tutela aumenta del +18,6% nel quarto trimestre del 2023: è quanto comunicato dall’ARERA.

La spesa per l’energia elettrica per la famiglia-tipo nell’anno scorrevole (compreso tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2023) sarà di circa 889,60 euro, segnando un -32,7% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1° gennaio – 31 dicembre 2022).

“È vero che i prezzi dell’energia non mordono con l’aggressività di un anno fa, ma le oscillazioni sono indice di un settore energetico ancora alla ricerca di un suo equilibrio, con inevitabili riflessi nella bolletta anche a causa della stagionalità a cui andiamo incontro – afferma il presidente di ARERA, Stefano Besseghini – Anche senza lo stimolo dei prezzi alti è importante in questa stagione invernale prestare molta attenzione al contenimento dei consumi e, per quanto possibile, a sviluppare investimenti di efficienza energetica”.

Bolletta luce, ARERA: in arrivo il contributo straordinario per i titolari di bonus

Come spiegato dall’ARERA, terminato il sistema di rafforzamento in vigore negli ultimi 2 anni, vengono aggiornati i bonus sociali base al fine di garantire un risparmio del 30% sulla bolletta elettrica (al lordo delle imposte) e del 15% su quella gas (al netto delle imposte).

Per l’ultimo trimestre dell’anno, inoltre, viene introdotto un contributo straordinario crescente con il numero dei componenti familiari, che arriverà in automatico a chi già riceve il bonus elettrico, cioè le famiglie con livello Isee fino a 15.000 euro (30.000 euro per le famiglie numerose), per un valore totale di 300 milioni di euro. Misure che attuano quanto previsto dal Governo nel decreto approvato nella riunione del Consiglio dei Ministri dello scorso 25 settembre.

L’intervento – ricorda l’ARERA – si affianca a quelli relativi al gas, con la conferma anche nel quarto trimestre del 2023 dell’azzeramento degli oneri generali e della riduzione Iva al 5%, come anche per la gestione calore e teleriscaldamento.

UNC: colpo di grazia per le famiglie

Per l’Unione Nazionale Consumatori, l’aumento della bolletta elettrica costituisce “un colpo di grazia per chi già fatica a fare la spesa quotidiana e a fronteggiare il carovita”.

“Per questo – afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori – avevamo chiesto al Governo di ripristinare l’azzeramento degli oneri di sistema per la luce tolti a partire da aprile, e non solo quelli per il gas. Questo avrebbe consentito un risparmio di 88 euro su base annua per una famiglia tipo e di far scendere il rialzo di oggi dal 18,6% al 4,9 per cento. Ora proroghino almeno per un anno la scadenza del mercato tutelato, visto che i rialzi nel libero sono ancora peggiori e che alle casse dello Stato non costa nulla. Altrimenti farebbero l’ennesimo regalo a quelle compagnie energetiche che non hanno nemmeno pagato tutte le tasse sugli extraprofitti“.

Secondo lo studio dell’Unione Nazionale Consumatori, “per una famiglia tipo in tutela il +18,6% significa spendere 120 euro in più su base annua, 119,88 per la precisione. La spesa totale nei prossimi dodici mesi (non, quindi, secondo l’anno scorrevole, ma dal 1° ottobre 2023 al 30 settembre 2024, nell’ipotesi di prezzi costanti) sale così a 764 euro, che sommati ai 1267 del gas, determinano una stangata complessiva pari a 2031 euro”.

Inoltre – conclude l’associazione – “se il prezzo della luce sale del 18,6% rispetto a quello attuale, rispetto ai tempi pre-crisi, ovvero nel confronto con il periodo ottobre – dicembre 2020, il rialzo è astronomico: +47,3%. Rispetto alla spesa complessiva del 2020, pari a 485 euro, ora si pagheranno 279 euro in più, +57 per cento”.


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