
Istat: giù reddito, potere d’acquisto e spesa delle famiglie
Nel terzo trimestre 2020 il reddito delle famiglie cala dell’1,8% e i consumi del 2,5%. Il potere d’acquisto diminuisce del 2,1%
Le famiglie non se la passano bene. E alla fine dello scorso anno i dati sul reddito e sul potere d’acquisto vanno giù, così come la spesa per i consumi.
Nel quarto trimestre del 2020, rispetto ai tre mesi precedenti, il reddito disponibile delle famiglie è sceso dell’1,8%, il potere d’acquisto del 2,1%, la spesa per consumi del 2,5%.

Le famiglie secondo l’Istat
I dati vengono dall’Istat.
«La pressione fiscale è stata pari al 52,0%, in crescita di 1,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, nonostante la riduzione delle entrate fiscali e contributive – spiega l’Istituto – Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è diminuito dell‘1,8% rispetto al trimestre precedente, e i relativi consumi finali del 2,5%. Di conseguenza, la propensione al risparmio delle famiglie consumatrici è stata pari al 15,2%, in aumento di 0,5 punti percentuali rispetto al trimestre precedente».
Come spiega ancora l’Istat, «il reddito disponibile delle famiglie ha segnato, dopo il recupero del terzo trimestre, un nuovo calo che si è tradotto in una riduzione del potere di acquisto. Il tasso di risparmio è nuovamente aumentato nel quarto trimestre, per la più accentuata contrazione della spesa per consumi finali delle famiglie».
UNC: effetto lockdown
Per l’Unione Nazionale Consumatori sono dati disastrosi imputati al lockdown.
«Dopo il buon rimbalzo del terzo trimestre, l’Italia riprecipita nel tunnel della crisi per via delle misure restrittive reintrodotte a partire dal Dpcm del 3 novembre – commenta Massimiliano Dona, presidente UNC – Questi dati dimostrano che se si va avanti con il lockdown anche nel secondo trimestre di quest’anno, il rimbalzo atteso nel 2021 diventerà un miraggio. Altro che Pil tendenziale al 4,1%! Insomma, o le vaccinazioni ci consentiranno di riaprire tutto almeno a maggio, facendo decollare i consumi, oppure l’Italia è nei guai».
Per l’associazione «servono misure più incisive a sostegno del reddito delle famiglie. Se non ci sono i soldi, infatti, difficilmente potranno essere spesi».
Per l’associazione «servono misure più incisive a sostegno del reddito delle famiglie. Se non ci sono i soldi, infatti, difficilmente potranno essere spesi».
Codacons: quadro disastroso
Un quadro disastroso, commenta il Codacons. E dati peggiori delle aspettative che «registrano un generale impoverimento degli italiani», afferma il presidente dell’associazione Carlo Rienzi.
«Il forte impoverimento delle famiglie, infatti, porta oggi il 30% circa dei nuclei residenti in Italia ad avere difficoltà nel pagamento di rate e prestiti; addirittura il 40% delle famiglie ha difficoltà a pagare l’affitto, e tutto ciò mentre cresce la pressione fiscale nel nostro paese – prosegue Rienzi – I bonus a pioggia varati dal Governo e le misure di sostegno avviate durante la pandemia si sono rivelate, come dimostrano i dati Istat, del tutto insufficienti: serve una terapia d’urto per sostenere i redditi e far riprendere i consumi, partendo da una riduzione della tassazione specie per beni e servizi indispensabili di cui i cittadini non possono fare a meno».
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