Energia, MDC: sul mercato tutelato grave non aver tenuto conto della situazione economica (Foto Pixabay)

Sul mercato tutelato dell’energia è “grave non aver tenuto conto della situazione economica”, denuncia il Movimento Difesa del Cittadino. L’imminente stop al mercato tutelato dell’energia continua a far discutere: finirà infatti il 10 gennaio 2024 per le forniture di gas e il 1º aprile per l’energia elettrica. A partire dal prossimo anno, quindi, circa 15 milioni di famiglie e partite IVA (9 per la luce e 6 per il gas) dovranno sottoscrivere un nuovo contratto per le forniture di gas ed elettricità. I consumatori sono chiamati a valutare i costi delle offerte, il prezzo dell’energia (fisso o indicizzato) e le loro abitudini di consumo, che possono rendere un prezzo e un’offerta più o meno convenienti. È certo poi, spiega MDC, l’aggravio delle bollette nei prossimi mesi. Senza contare che l’energia è tema complesso e comparare offerte e proposte contrattuali può essere davvero difficile mentre le aziende vanno “a caccia” di nuovi clienti.

Consumatori chiedono incontro al Ministro

In vista dello stop al mercato tutelato dell’energia le Associazioni dei consumatori del CNCU hanno chiesto un urgente incontro al ministro Pichetto-Fratin al fine di salvaguardare i diritti di tutti gli utenti. “La mancanza, a tutt’oggi, della prevista campagna di informazione capillare agli utenti, nonostante fosse già indicata dalla Legge del 2017, e da noi sollecitata ripetutamente per mettere i consumatori al riparo da truffe e speculazioni al termine del mercato tutelato – hanno scritto i Consumatori del CNCU in un comunicato congiunto – ripropone il problema dei tempi e delle modalità decisi per l’avvio della transizione al mercato libero e, soprattutto, la necessità di svolgere immediatamente tale campagna, convocando allo scopo una urgentissima riunione presso il Mase per avviarla quanto prima”.

Energia, MDC: l’aggravio dei costi delle bollette è certo

Il Movimento Difesa del Cittadino denuncia il fatto che il governo non abbia tenuto conto delle difficoltà economiche in cui versano milioni di famiglie e abbia confermato la fine del mercato tutelato senza prendere in considerazione le proposte di proroga di almeno 6 mesi avanzate dalla stessa associazione. 

«L’aggravio dei costi delle bollette nei prossimi mesi è certo, anche per il caos delle proposte contrattuali delle società energetiche. Sono centinaia i ‘venditori’ di energia, con proposte poco trasparenti e difficili da comparare – commenta Antonio Longo, presidente di MDCAlcune grandi aziende sono state di recente multate pesantemente avendo approfittato degli aumenti del mercato mondiale dell’energia per proporre ai clienti modifiche unilaterali o contratti più costosi. Se consideriamo anche l’aumento dell’Iva su prodotti importanti per l’igiene femminile e il fallimento del ‘carrello tricolore’ per i prodotti alimentari, che non ha registrato alcuna significativa diminuzione a parte quelle delle consuete campagne prenatalizie – conclude Longo -, questo governo si sta rivelando sempre più a favore delle rendite di posizione, delle grandi aziende (dove sono finiti gli extraprofitti bancari ed energetici) e delle corporazioni».


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